Io & Fred Sindelar

La prima volta che incontrai Fred Sindelar, era il 1989. Ero alla mia prima S.T.C.A. National Specialty in veste di curioso visitatore e poco esperto della razza. Subito dopo la fotografia ufficiale della premiazione, che lo vedeva sul set un poco impacciato con in mano un trofeo alto circa la metà di lui, mi avvicinai e gli diedi la mano per porgergli le mie congratulazioni. Nonostante il suo momento di trionfo e confusione che stava vivendo, aveva appena vinto il Best of Breed con Ch. Sindelar's Johnnie Walker Red, non scorderò mai l'incredibile gentilezza che ebbe nel ringraziarmi. Mi chiese, di quale parte del mondo fossi, (per il mio evidente accento straniero) quando gli risposi che ero italiano ed ero nuovo dell'ambiente, Fred non curante del successo che stava vivendo ebbe modo di ringraziarmi con calma e di incoraggiarmi a ritornare in futuro alla National americana, mi disse: "questi cani meritano l'attenzione e il rispetto di tutto il mondo, sono unici e vedrai che non ti deluderanno mai." Vent'anni dopo, nel 2009 sempre alla S.T.C.A. National Specialty subito dopo la mia vittoria del Best of Breed con Ch. De Paco XZ Hollywood Golt Bolt, Fred venne da me a congratularsi e fini il discorso iniziato nel 1989 dicendomi le testuali parole:"in tutti questi anni, ti ho osservato e ci tengo a dirti personalmente che hai svolto un buon lavoro nella razza, anche tu come me hai iniziato con degli eccellenti cani e con loro hai fatto le cose per bene. Abbiamo avuto molto successo e questo a molte persone non va giù, ma sono certo che Dio ci ha favoriti per qualche precisa ragione. Ricordati di ringraziare sempre Dio per tutto." Anche in questa occasione che è stata l'ultima volta in cui ho fisicamente incontrato il mio Mentore e fratello in Cristo Fred, quest'uomo seppur molto malato e deluso dal comportamento ingrato di molti, ebbe solo parole di bene e perdono per tutti. Con l'ultimo abbraccio gli chiesi, in quanto mio mentore, la cortesia di scrivermi una dedica per il mio nuovo libro sulla razza. Alcuni mesi prima della sua morte ricevetti questa sue righe di dedica. Le condivido con piacere in questo libro di Kica suo seguace e profondo estimatore. Credo sia giusto e rispettoso non renderle commerciali o propagandistiche in un eventuale mio futuro libro, non avrebbero lo stesso significato di testimonianza e valenza che invece hanno in questo libro dedicato completamente alla sua memoria ed in suo onore.

"I think that Paco is one of the people that I have met in the breed that never needed a mentor. He knew from the start what he liked and he knew how to get it. We have some things in common. We got started with some very good dogs and we did the right things with them."
Fred Sindelar.

Un altro aspetto molto personale del mio rapporto con Fred è stato l'influenza dettatami non tanto dallo studio del suo programma d'allevamento quanto invece dalla suggestione che sin dall'inizio mi derivava osservando i suoi cani Sindelars. Ad esempio, come anche lui sovente amava descriverli; "era come se brillassero". I suoi migliori esemplari, specialmente i suoi rossi, erano carichi di luce, possedevano qualità che ben pochi altri allevatori sono riusciti ad ottenere nel loro allevamento. La ricerca di quel "effetto luce" ha condizionato non poco i miei sogni d'allevatore. Credo di esserci riuscito abbastanza bene con una mia femmina di color nero, almeno questo è quello che Fred mi disse, cioè che Holly aveva quel "X-factor" e detto da lui che non andava di certo matto per gli Am Stafs con il mantello di color nero, l'osservazione mi rese ulteriormente felice nonostante i grandi risultati espositivi con quella cagna non giunsero. L'opinione di Fred, per me valeva più di ogni giudizio o risultato conseguito in un seppur importante dog show e così è stato per tutti questi anni. Durante una sua visita in Europa, in occasione del World Dog Show in Olanda, nei giorni seguenti fummo invitati a giudicare assieme un raduno del STCH. In quella occasione ebbi modo di parlare con il mio amico Fred della forte tendenza, da me non amata di favorire nei giudizi esemplari eccessivamente alti e pesanti, ricordo che al riguardo Fred aveva un opinione ben lontana dalla mia, ma che al tempo stesso combaciava perfettamente nel concetto finale ovvero che il tutto dipende dal cane, dal suo utilizzo e dal rispetto dello Standard di razza. Forse alla fine di quella lunga conversazione mi ero pentito di non aver preso alcuni anni prima un bel maschio fulvo e bianco che Fred aveva chiaramente destinato a me: Ch. Sindelar's Paco. Ho comunque da sempre utilizzato con priorità nel mio programma d'allevamento cani provenienti dalla linea Sindelar, essi sono fra i più forti e sani che ancor oggi si possano trovare per costruire delle solite basi d'allevamento. Fred Sindelar ha allevato i migliori Am Stafs degli ultimi decenni, i suoi cani continuano a vivere nei pedigree dei migliori esemplari di oggi. Questo grande uomo di Dio, è stato per me un vero fratello fino all'ultimo, ha lasciato il corpo nel 2010. Non smetterò mai, in ogni sede, di ringraziare e benedire il mio caro amico Fred Sindelar per il suo aiuto personale, la generosa amicizia e per il suo enorme contributo alla razza.