Vostro amico nella razza

Allevare è un’arte democratica alla portata di tutti. Personalmente prima di fare la mia prima cucciolata ho studiato le varie tecniche d’allevamento seguendo alcuni corsi presso la facoltà di Medicina Veterinaria di Milano, una delle più antiche scuole dedicate allo studio delle malattie degli animali e del loro allevamento. Ho letto e studiato alcuni testi di cinofilia fondamentali per la formazione quali: “Lezioni di cinognostica” di I. Barbieri, “Zoognostica del cane” di F. Bonetti e “Sunto delle lezioni di zoognostica canina” di G. Solaro, solo per citarne alcuni fra i migliori. Ho conosciuto e frequentato alcuni dei grandi allevatori - allora - contemporanei, quali Piero Scanziani, Clifford Ormsby e Fred Sindelar (cito alcuni dei miei preferiti e scomparsi).
Ho iniziato dalla metà degli anni 70 a frequentare le esposizioni canine ENCI-FCI italiane. Nel 1985, ho incontrato invece il primo Am Staf a Los Angeles in California e nel 1989 ho assistito sempre per la prima volta alla STCA-AKC National Specialty in America. Solo dieci anni dopo il mio primo incontro con la razza, mi sono permesso di accoppiare due Am Staf, avere dei cuccioli e vendere il mio primo “De Paco”.
Nel frattempo, avevo investito molto tempo e denaro nell’unico modo che i miei genitori mi avevano insegnato: per “la conoscenza” e per “acquistare il meglio”, perché anche nell'allevamento del cane di pura razza la qualità è peculiarità di pochi e non è mai per caso. Allevare è sicuramente un fatto soggettivo e devo dire che negli ultimi anni ho “un po’ abbandonato” l’idea di farlo con continuità. Dopo due decenni, ho deciso di condividere la mia conoscenza non solo attraverso i miei libri sulla razza, ma più direttamente incoraggiando alcuni allevatori, talenti emergenti ed affermati, carichi di autentica passione per la razza. Persone che come me, hanno veramente a cuore il futuro dell’American Staffordshire Terrier e lo dimostrano con le loro scelte d’allevamento. A questi bravi Allevatori di Am Staf che con tanta passione e impegno cercano di emergere o affermarsi in questo momento di grande confusione cinofila per la nostra razza, voglio ricordare che: oggi e più di sempre, non c'è un futuro nella razza per chi non ha solide e serie basi, vedrete che “gli ignoranti” avranno vita breve, approfittate di questi “tempi grigi” per studiare a fondo ogni dettaglio. Serve una buona preparazione basata sulla profonda conoscenza dello Standard, della genetica, delle linee di sangue e delle reali problematiche di salute dei nostri cani. Vi servirà poi un programma d'allevamento e un curriculum vitae reale - non virtuale - che dimostri i vostri risultati cinofili oggettivamente conseguiti con la vostra selezione, con le vostre generazioni allevate e confermato dalla qualità di vita espressa dalla media dei cani - da voi - così prodotti e ceduti.
Tutto ciò, andrebbe fatto in nome e nel rispetto degli animali trattati e delle persone conseguentemente coinvolte. Ciascuno di noi, per ben cominciare, dovrebbe avvicinarsi alla Razza, anzi, ad ogni essere vivente, con rispetto, in punta di piedi, stupito di quanto la natura con la complicità di qualche buon allevatore sia riuscita a produrre; stupito di quanto ancora, nonostante tutto, riesca a conservare. Molti di noi invece dovrebbero cercare altrove fonti alternative di sostentamento, sarebbe uno dei primi passi utili per rimettere la selezione al servizio del futuro della razza stessa e più semplicemente del suo Standard.

Resistete, manca poco! …